mercoledì 11 maggio 2011

(senza titolo)

mi torna alla mente, nello scoprire il quantomeno esiguo numero di visualizzazioni di questo blog, che un non so chi di importante asserì una volta che il modo migliore per vivere tranquilli era evitare la fama. condivisibile? non condivisibile? strano che cose del genere vengano spesso dette da persone che la gloria se la sono cercata e conquistata, sudata; magari in tali condizioni, in assenza di altri problemi, uno può vedere il suo essere rinomato come un assillo che gli impedisce di godere dei beni della vita (ammesso che si possano chiamare tali) che la stessa fama gli ha concesso. credo a questo punto di stare divagando un po' troppo, ma mi tornano alla mente altre citazioni all'uopo sull'argomento: chi si ricorda del buon vecchio Epicuro che suggeriva, per cercare la felicità, di "vivere serenamente nascosti"? probabilmente pochi, perché è dato di fatto la mente studentesca tenda a rimuovere prestamente o a bollare indistintamente come "inutili" le conoscenze scolastiche una volta che queste siano già state utilizzate col nobile intento di "sfangare l'interrogazione". e adesso, dopo essermi decisamente estraniato troppo dal filo logico del post, ammesso che un filo conduttore ci fosse o ci dovesse essere, mi ricordo in conclusione di mr. Charles Bukowski (eviterò di dilungarmi anche sulla figura di costui, anche se personalmente credo meriterebbe), che disse una volta che per lui il miglior lettore era quello che gli concedeva la grazia della sua assenza.

temo di dover cominciare a pubblicizzare un po' il blog, a collezionare figurine nell'album dei followers; altrimenti, anche se forse non è un male, tutte queste (minchiate) le continuerò a scrivere solo per me

1 commento:

  1. Non è vero,io le tue cavolate le leggo sempre!!con affetto ovviamente:)comunque se ti può consolare non sei l'unico ad avere pochi followers, facciamoci pubblicità a vicenda!!anche perchè sono tristi i"lettori fissi: 5"..

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