martedì 20 dicembre 2011

la memoria, l'invecchiamento, PubMed

stavo aspettando l'occasione di poter affrontare PubMed in un modo un po' più serio e tosto, e oggi, girellando su repubblica.it, mi si presenta un articolo che parla di come una dieta ipocalorica possa rallentare l'invecchiamento del cervello, attraverso la stimolazione di una cascata di fattori diversi, tra i quali giocherebbero un ruolo chiave specifiche proteine Creb (proteine di risposta che legano il cAmp), che andrebbero ad attivare la traduzione di sirtuine, "altrimenti note come molecole della longevità". tutto questo, oltre ad avermi fatto un po' pentire di aver mangiato quella tavoletta di cioccolato appena venti minuti fa, e però a fornirmi un'interessante scusa circa la mia nota idiozia, mi ha provocato una certa curiosità riguardo a questi fattori. sono andato così a cercare qualcosa su PubMed, immensa cyberbiblioteca scientifica, e ho concentrato le mie attenzioni su un articolo, free full text, di quelli a ufo cioé, che parlava appunto di un percorso che regola memoria e formazione delle sinapsi, coinvolgendo Creb e specifici RNA, riportando anche i numerosi esperimenti con cui l'equipe di una decina di studiosi alimentava le proprie scoperte. tento di riassumere: in pratica, la sirtuina Sirt1, in ambito di sistema nervoso centrale, è importante in molti processi tra i quali la formazione della memoria, la plasticità delle sinapsi e la coscienza spaziale. il modo in cui agisce è, invece, un po' più complicato: sembra che essa favorisca un pathway (che in italiano suonerebbe semplicemente "sentiero") che coinvolge Creb assieme al fattore neurotrofico BDNF per mediare i suoi effetti, andando ad inibire assieme al fattore YY1 la sintesi del microRNA-134, inibitore del Creb. tutti questi fattori (ah, l'articolo parlava anche di altre indefinite possibili proteine!) alla fine promuovono l'accrescimento delle sinapsi, favorendo quei processi di cui parlavamo prima, tra i quali quelli mnemonici che hanno fatto parlare al giornalista di repubblica di "rallentamento dell'invecchiamento". adesso qualcosa ho capito, credo di aver un po' mostrato le potenzialità di approfondimento racchiuse in PubMed, e immagino soltanto le potenzialità che avrebbe una più libera diffusione dei testi scientifici nel far fare un salto in avanti, a livello di conoscenza, cultura, e tutti i progressi pratici in tutti i campi possibili che ci potrebbe portare. qui concludo, e mi sa che, tanto per cambiare, andrò a studiare biochimica. forse..

martedì 13 dicembre 2011

Mother, mother
There's too many of you crying
Brother, brother, brother
There's far too many of you dying
You know we've got to find a way
To bring some lovin' here today - Ya

Father, father
We don't need to escalate
You see, war is not the answer
For only love can conquer hate
You know we've got to find a way
To bring some lovin' here today

Picket lines and picket signs
Don't punish me with brutality
Talk to me, so you can see
Oh, what's going on
What's going on
Ya, what's going on
Ah, what's going on

In the mean time
Right on, baby
Right on
Right on

Father, father, everybody thinks we're wrong
Oh, but who are they to judge us
Simply because our hair is long
Oh, you know we've got to find a way
To bring some understanding here today
Oh

Picket lines and picket signs
Don't punish me with brutality
Talk to me
So you can see
What's going on
Ya, what's going on
Tell me what's going on
I'll tell you what's going on - Uh
Right on baby
Right on baby

Marvin Gaye - what's going on

tra l'altro, sapevate che questa è, secondo Rolling Stone, al 4° posto tra le canzoni di sempre? anche se sinceramente gliene preferisco molte altre, e avrei preferito anche non mi fosse venuto in mente di condividerla.. right on baby, right on baby

sabato 10 dicembre 2011

assignment 24

cosa sia questo eccesso di stakanovismo non lo so, fatto sta che mi ritrovo a fare il secondo assignment consecutivo in pochi giorni, e per di più di sabato sera. stavolta mi sono andato a cimentare con i "segnalibri", delicious.com e la possibilità di ritrovare da una qualsiasi rete quegli appunti, quelle pagine che mi potrebbero servire in un dato momento. dopo aver capito qualcosa su delicious.com, dopo essermici registrato, e dopo non averlo potuto praticamente mai utilizzare poichè a ogni mia richiesta di accesso il sito mi rispondeva picche, o meglio The server is currently experiencing a high load, mi sono messo a riflettere sulle utilità che poteva avere per me questo servizio, e (una vocina sussurrava in sottofondo "la volpe e l'uva, la volpe e l'uva") a parte il fatto di poter salvare i miei indirizzi indipendentemente da hardware che si potrebbero guastare, e l'interessante aspetto sociale che i segnalibri riescono ad assumervi (il che, voglio sottolineare, non è assolutamente poco), questo servizio non mi rimane comunque indispensabile. dato che non passerei molto tempo a scartabellare segnalibri altrui, a cercare tra le tags argomenti corrispondenti ai miei interessi, e dato che quando mi trovo in luoghi dove il mio portatile non arriva (causa fatica mia di portarmelo dietro, in effetti ormai è praticamente un computer fisso sul tavolo di cucina) solitamente non ho bisogno di ricercare disperatamente quegli appunti, quelle curiosità/cavolate che vi ho salvate tra i segnalibri di firefox. non utilizzando il computer per lavorare, non utilizzando troppo neppure i social networks, non ricorrerei al momento all'ausilio di delicious.com. certo, se in futuro avessi necessità di salvare pagine, volessi ciacciare un po' tra argomenti interessanti condivisi con altri conoscenti, o desiderassi semplicemente crearmi un back-up online dei segnalibri che ho su firefox, adesso saprei come fare. sempre che delicious.com non continui a rispondermi picche...

venerdì 9 dicembre 2011

ritorno e assignment(?)

dopo infinita inattività, tornato a modificare un paio di cosette sul blog.
tra le altre cose, aggiunto il link per il sito della torre (per chi non lo sapesse, squadra di pallanuoto di provincia) e un paio di feed rss al sito di repubblica.it, particolarmente valido in quanto, oltre alle varie notizie, sulla parte destra della homepage si possono reperire interessanti facezie.. utilizzare feed rss mi pareva anche rispondere ad un assignment, ma sinceramente non ricordo bene quale fosse ergo non citato con precisione... a presto per nuovi aggiornamenti, compiti, cavolate

sabato 8 ottobre 2011

"letteratura medica"

arriviamo quindi al dunque: mi sono messo a testare il fantomatico database di PubMed in un modo un po' atipico, diciamo per autori più che per argomenti, inserendo nella stringa di ricerca avanzata alcuni nomi di scrittori può darsi abbastanza conosciuti (e taluni discretamente bravi) e paragonandone i risultati con le loro bibliografie all'incirca ottenute da wikipedia.. i risultati sono straripantemente dalla parte di PubMed:
  • Hemingway è a quota 45 pubblicazioni / su PubMed ci sono 714 pubblicazioni ad autore o co-autore Hemingway
  • Francis Scott Fitzgerald è a quota 35, contro i ben 10497 articoli a nome Fitzgerald ospitati su PubMed
  • Jack Kerouac ha pubblicato 44 scritti, se la gica bene contro i 61 dei Kerouac PubMediani: ma qui abbiamo anche il minor numero di articoli "free full", solo il 4,9% per questi ricercatori "beat"
  • Hank Bukowski, che asseriva la scrittura essere il 90% della sua vita, ha scritto innumerevoli pezzi, e anche a pubblicazioni sta a 96: PubMed vince anche stavolta, con 691 pubblicazioni di scarto
  • anche con Gabo Marquez non c'è storia, finisce 34-2671, seppure qui si raggiunga il picco dei free full text, addirittura un 21,7% del totale
alla fine, davanti a Pirandello e Dostoevskij, pure l'imprescindibile biblioteca di PubMed si è dovuta arrendere, non senza lottare per l'italiano ma contro il russo a reti bianche come le sue notti.

aspettando in futuro di poter utilizzare più utilmente e diligentemente questa potente risorsa, mi sono gingillato con il giochino della ricerca avanzata.. prossimamente, magari, cercherò di dare anche un assaggio alle potenzialità di PubMed in campo biomedico...

venerdì 30 settembre 2011

assignments: let's start

..finalmente mi appropinquo allo svolgere i nostri "compiti" (ma stavolta tolgo a questa parola l'antipatica accezione da scuola dell'obbligo, poiché ho trovato interessate e quantomeno utile quello che sono andato a fare), ed essendo stranamente un po' in ritardo, diciamo 3-4 mesi a giudicare dai commenti sui post dell'assignment 6, ho deciso di cominciare proprio dal fondo, dall'ultimo assignment, quello riferito a PubMed, dalla sua enorme potenzialità fino ai limiti che gli sono posti dal dilagare del copyright lucrativo. mi sono lanciato nell'esplorazione (casuale al momento, non avendo basi specifiche per poter comprendere al meglio quanto trovato) trovandomi sovrastato dall'enorme mole di dati che il "search" mi propinava; fatta di necessità virtù mi sono messo ad apprendere l'uso dei "limits" e dell'"advanced search", trovandovi alcuni strumenti validi alleati... sicuramente probabilmente possibilmente molto in futuro, per adesso mi hanno messo in testa un progetto che vi verrà riferito quanto prima (stavolta forse non sono previsti ritardi), diciamo domani...

domenica 10 luglio 2011

"il cuore che ride" di Hank Bukowski

"la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te"

ma qua come funziona?

copio pari pari un articolo trovato tempo fa.. naturalmente in ritardo, ma così posso parlare col senno di poi: per ora se ne sente già parlare meno, poi si vedrà sulla lunga distanza...

Dalla settimana prossima l'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti senza un processo. Una norma che non esiste in nessun Paese libero. Fortemente voluta da Berlusconi e da Mediaset
(29 aprile 2011)

Il 6 luglio arriverà una delibera Agcom, sulla tutela del copyright online, e sarà una forma di censura del web, in nome degli interessi di Mediaset e delle lobby dell'audiovisivo, con il beneplacito del centro destra. E' questo l'allarme lanciato da un gruppo di associazioni (Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Studio Legale Sarzana). Avevano già fatto una campagna contro i rischi di quella delibera, ma speravano ancora di cambiare le cose. Speranze fallite venerdì, dopo aver incontrato Corrado Calabrò, presidente Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). «Abbiamo appreso che non c'è spazio per la mediazione e che Agcom intende approvare la delibera-censura in fretta e furia», dice Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale, associazione di area Radicale. Nel testo definitivo dovrebbe insomma restare il principio di fondo, già presente nell'attuale bozza della delibera: Agcom avrà il potere di oscurare siti web accusati di facilitare la pirateria. Senza passare da un regolare processo, ma solo a fronte di una segnalazione da parte dei detentori di copyright.

Ma perché gridare alla censura? Come motivate quest'allarme?

«La questione alla base è che il diritto d'autore sul web ha tantissimi ambiti ed è possibile che l'industria del copyright metta in piedi interi uffici dedicati a segnalare presunte violazioni all'Autorità, come avvenuto in altri Paesi. L'Autorità non avrà i mezzi per gestire le decine di migliaia di segnalazioni che arriveranno. Sarà il Far west, ci saranno decisioni sommarie, ai danni di siti anche innocenti. Siamo il primo Paese al mondo a dare ad Agcom questo potere. Calabrò stesso ci ha detto che sa di muoversi in un territorio di frontiera... ».

Però ci si potrà difendere opponendosi all'oscuramento del sito.

«Secondo la delibera, potrà farlo il gestore del sito web, ma non l'utente che carica il contenuto in questione. Sarà un salto nel buio. Il nostro colloquio con Calabrò ci ha confermato che l'Autorità non è preparata a questo».

Perché non lo è?

«Per esempio: abbiamo detto a Calabrò che i provider Internet avranno grosse spese per rimuovere i contenuti dal web e lui ci ha risposto che non lo sapeva, che non gliel'avevano detto. Non ci ha mai risposto con numeri e criteri oggettivi alle nostre critiche».

Ma la censura avrà anche un colore politico?

«Sì e questo rende la cosa ancora più grave. Siamo in un Paese in cui la denuncia per diffamazione è facile ed efficace, per mettere a tacere media. In un sistema politicizzato come il nostro, questo nuovo potere che Agcom potrebbe aggravare il fenomeno. Dalla denuncia per diffamazione all'oscuramento d'Autorità di un sito il passo è breve».

Perché vi è sembrato che Calabrò avesse molta fretta di completare la delibera?

«In precedenza Agcom ci aveva promesso, per tenerci buoni, tanti incontri di mediazione e che il testo definitivo non sarebbe stato subito esecutivo ma che sarebbe stato messo in consultazione. Adesso invece ha deciso che già prima dell'estate, probabilmente il 6 luglio, arriverà a una delibera fatta e compiuta».

Come ti spieghi questa fretta?

«Siamo in un contesto di grossa instabilità politica. In questo momento il clima è ancora favorevole agli interessi di Mediaset, ma Agcom teme che non sarà presto così e quindi vuole chiudere in fretta la vicenda. E' un altro effetto del conflitto di interesse del presidente del Consiglio».

L'interesse delle lobby del copyright è evidente. Ma di Mediaset? E' solo quello di tutelare il proprio diritto d'autore sul web (ha denunciato in passato Google per video su YouTube, del resto)?

«Non solo. Lo scopo è forgiare il web in modo simile al mercato che loro conoscono e depotenziandone la minaccia al loro business. Hanno fatto così anche con la delibera sulle web tv».

Che farete se la delibera passa così com'è?

«Faremo ricorso al Tar del Lazio. Se necessario a Bruxelles, ma crediamo che il Tar bloccherà la delibera, che secondo molti esperti è illegittima, poiché viola diritti fondamentali del cittadino. Ma visto che ci sono forti interessi del Presidente del Consiglio a far passare quelle norme, il governo potrebbe intervenire direttamente con un decreto, in caso di blocco al Tar».

mercoledì 11 maggio 2011

(senza titolo)

mi torna alla mente, nello scoprire il quantomeno esiguo numero di visualizzazioni di questo blog, che un non so chi di importante asserì una volta che il modo migliore per vivere tranquilli era evitare la fama. condivisibile? non condivisibile? strano che cose del genere vengano spesso dette da persone che la gloria se la sono cercata e conquistata, sudata; magari in tali condizioni, in assenza di altri problemi, uno può vedere il suo essere rinomato come un assillo che gli impedisce di godere dei beni della vita (ammesso che si possano chiamare tali) che la stessa fama gli ha concesso. credo a questo punto di stare divagando un po' troppo, ma mi tornano alla mente altre citazioni all'uopo sull'argomento: chi si ricorda del buon vecchio Epicuro che suggeriva, per cercare la felicità, di "vivere serenamente nascosti"? probabilmente pochi, perché è dato di fatto la mente studentesca tenda a rimuovere prestamente o a bollare indistintamente come "inutili" le conoscenze scolastiche una volta che queste siano già state utilizzate col nobile intento di "sfangare l'interrogazione". e adesso, dopo essermi decisamente estraniato troppo dal filo logico del post, ammesso che un filo conduttore ci fosse o ci dovesse essere, mi ricordo in conclusione di mr. Charles Bukowski (eviterò di dilungarmi anche sulla figura di costui, anche se personalmente credo meriterebbe), che disse una volta che per lui il miglior lettore era quello che gli concedeva la grazia della sua assenza.

temo di dover cominciare a pubblicizzare un po' il blog, a collezionare figurine nell'album dei followers; altrimenti, anche se forse non è un male, tutte queste (minchiate) le continuerò a scrivere solo per me

mercoledì 27 aprile 2011

primo post, un po' in ritardo

a quanto pare, nell'etereo cybermondo che ci circonda nascono millantamila nuovi blog al giorno: dicono che così aumentano libertà d'espressione e informazione, possibilità di conoscenze, comunicazioni e momenti di condivisione.

direte voi: tuffato spontaneamente in questa nuova avventura? in verità ero aggrappato credevo saldamente al bordo della piscina e sinceramente restio a gettarmi in queste gelide acque, ma la spintarella è arrivata, pronta e vigliacca, da un subdolo universitario corso di informatica: e purtroppo ha vinto le mie resistenze... la birra e l'ora semitarda hanno fatto il resto, loro mestiere

e ammetto già le mie difficoltà nell'iniziare a scrivere, causa mia ignobilità nell'uso di questi strumenti elettronici (pur nella loro obiettiva semplicità) che un qualche mio vetusto antenato avrebbe probabilmente definito, non del tutto a torto, "diavolerie"

e causa fatica?

ma ormai che ci siamo, vediamo che se ne può cavare fuori di buono

nel provare a sfruttare le possibilità che si hanno

[dico io, e se quello che avete appena letto fosse cyberspazzatura?]

in questo cyberspazio nascono millantamila nuovi blog al giorno.
se su questi ce ne fosse uno di buono, beh probabilmente sarebbe già qualcosa